Viacha – Perù

Analisi del contesto

Il Perù ha mantenuto una stabilità economica con un consistente tasso di crescita del PIL negli ultimi anni, grazie a politiche macroeconomiche prudenti e a un settore delle risorse naturali sviluppato. Tuttavia, questa stabilità è stata influenzata da turbolenze politiche e crescita economica concentrata prevalentemente nelle città principali portando all’emergere di enormi disuguaglianze con le aree rurali e periferiche, nonché, a situazioni di forte instabilità economica – con una significativa parte della popolazione impiegata in lavori precari. Politicamente, il paese ha attraversato una serie di crisi e scandali, alimentando una diffusa sfiducia nelle istituzioni. Le elezioni e i cambi di governo recenti non hanno risolto completamente i problemi strutturali, mantenendo un clima di incertezza politica costante. Socialmente, il Perù affronta profonde disuguaglianze, soprattutto nelle regioni rurali come Cusco, dove si trova la comunità di Viacha. Queste aree sono colpite da povertà e scarsa accessibilità a servizi essenziali e una presenza molto forte del fenomeno culturale machista. Insieme ai disastri naturali (di particolare rilevanza le tempeste di neve improvvise del 2012 e 2023 – che hanno bloccato l’intera vita socio-economica), questi fattori presenti nel Paese peruviano potrebbero rappresentare dei rischi esterni capaci di influenzare l’implementazione del progetto. Inoltre, le politiche assistenziali, sebbene ben intenzionate, spesso non creano cambiamenti duraturi, richiedendo interventi culturali e strutturali per migliorare la produttività e la qualità della vita (Paolo Rizzo, Paradossi peruviani: politica in crisi, ma economia stabile, 2023). Nello specifico, l’area di Viacha, (che ricade amministrativamente dall’area di Pisac) presenta diversi problemi che influenzano la qualità della vita e lo sviluppo della comunità locale. I lavoratori autonomi rappresentano circa 1/3 della popolazione, ma che è caratterizzato da una massiccia assenza della componente femminile. L’80% della popolazione utilizza ancora sistemi agropastorali e artigianali tradizionali con un forte blocco sia all’espansione economica che il passaggio da un’economia di sussistenza a una di mercato. Circa il 55% dei lavoratori autonomi non è in grado di spostare e riallocare i propri beni di consumo in altri mercati dipendendo quindi quotidianamente dalla possibilità di vendere ai locali o ai turisti le proprie merci e impedendo un reale sviluppo economico individuale. Dal punto di vista turistico, son stati portati avanti 4 progetti per difendere l’identità culturale delle comunità presenti, mentre, solo due progetti di aiuto per lo sviluppo turistico dettati dal distretto di Pisac. Il numero di progetti atti alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale e paesaggistico risultano insufficienti. Sebbene un aumento del numero di turisti, circa il 13% della popolazione oggi risulta vulnerabile alla soglia di povertà estrema e alla malnutrizione, con gravi conseguenze non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto sociale ed emergenziale. Il reddito medio mensile per una famiglia nell’area di riferimento sia di poco superiore al salario minimo nel paese – che è di 930 soles peruviani al mese che corrispondono a circa 227 euro mensili.

Fonti: OCSE (2023),Indagini economiche OCSE: Perù 2023; Istituto Nacional De Estadistica e Informatica (2024.

Analisi dei problemi

La presente analisi si basa sia sugli studi condotti da Rosa Codina, et al (2020) – in cui si evidenzia una diffusa mancanza di documentazione specifica ufficiale e di come essa renda difficile una piena comprensione delle problematiche reali locali – che su una serie di indagini e interviste portate avanti con la popolazione locale coinvolta tramite le associazioni operanti nell’area. Di seguito ci si limiterà ad analizzare i problemi strettamente connessi all’implementazione del progetto. “Trame di Donne” verrà implementato a Viacha un villaggio situato presso il distretto di Pisac situato nella Valle Sacra degli Incas – a circa 55 chilometri a sud-ovest della città di Cusco. Nonostante Viacha si trovi nei pressi di un’area di grande rilevanza archeologica, culturale e turistica, il grande isolamento infrastrutturale da Pisac pone il villaggio e i suoi abitanti in condizioni socio-economiche e di qualità della vita più sfavorevoli rispetto alle località vicine. Viacha è una delle aree più povere della regione e questa condizione limita l’accesso ai servizi di base come l’istruzione, la sanità e l’acqua potabile, contribuendo a creare un ciclo di svantaggio, marginalizzazione e limitando le opportunità di crescita e sviluppo per i residenti locali. Dal punto di vista economico-sociale, emergono due problemi principali: una tendenza all’economia di sussistenza e una condizione fragile della donna sia all’interno della comunità di Vicha che, soprattutto, nel contesto domestico-famigliare. Le famiglie di Vicha basano la loro sopravvivenza principalmente su un’economia di sussistenza, praticando agricoltura (patate, mais, tuberi alpini) e allevamento (alpaca, lama e pecore). Le eccedenze agricole vengono vendute nei mercati locali, ma ciò non garantisce una stabilità economica sufficiente, poiché la produzione è limitata a metodi tradizionali e la commercializzazione dei prodotti è scarsa. La condizione delle donne nella comunità è particolarmente critica. Sebbene esse partecipino alle stesse attività lavorative degli uomini e, talvolta, si occupino della vendita dei prodotti eccedenti al mercato di Pisac, soffrono di discriminazioni e violenze che ne impediscono una loro completa emancipazione e libertà sia a livello individuale che comunitario. Da circa due anni è iniziato un processo istituzionale di tutela della donna (sia a livello locale che nazionale) ma la sua concreta implementazione e i suoi effetti sono ancora in fase embrionale e lungi da produrre un reale cambiamento (soprattutto culturale). Tre fattori principali contribuiscono a questa situazione: fenomeni di alcolismo diffuso all’interno delle famiglie, di violenza domestica e la presenza di una cultura machista profondamente radicata e diffusa in gran parte delle aree rurali del Perù.

Dal punto di vista strutturale e turistico, si riscontrano due problematiche principali: infrastrutture inadeguate e la presenza di un turismo di massa concentrato esclusivamente in determinati attrazioni di Pisac. Dato il suo isolamento, Viacha risulta pressoché esclusa sia dai principali flussi turistici che da opportunità di far conoscere i propri prodotti artigianali e attirare potenziali introiti economici dalla loro vendita. A questa condizione, si aggiunge il fatto che forme di turismo di massa concentrato nelle vicinanze – in particolare a Pisac – crea un ambiente competitivo altamente sfavorevole per Viacha. L’incapacità di distribuire i propri prodotti tessili nei mercati più frequentati riduce le opportunità della popolazione di Viacha di far conoscere le proprie tradizioni artigianali e dare visibilità al proprio villaggio. D’altro canto, nella vicina Pisac, ci si trova a dover affrontare conseguenze altrettanto critiche derivanti da forme di turismo di massa incontrollato e gestito da tuor operator/agenzie di viaggio straniere che ha fatto emergere fenomeni di pressione antropica estrema a sfavore della salvaguardia dell’ecosistema, fenomeni di gentrificazione urbana e perdita delle tradizioni culturali locali in favore di quelle che son considerate di maggior attrazione per i turisti. In questo contesto, le comunità indigene e i siti archeologici, che costituiscono un importante patrimonio culturale, sono esposti a condizioni particolarmente vulnerabili e di deterioramento.

Fonti: Castillo, L. (2020), Dinamiche regionali della disuguaglianza di reddito in Perù; Correa, N. (2021), Protezione sociale e lotta contro la povertà; Consorcio de Investigación Economico e Sociale (CIES); Hoynes, H. e A. Patel (2017), Politiche efficaci per ridurre la povertà e la disuguaglianza?, rivista delle Risorse Umane, vol. 53/4, pp. 859-890; Miranda C. (2019) Peru case study: power relations in community based tourism; Simon B. & Warwick E. M. (2019) Tourism, mobile livelihoods and ‘disorderly’ development in the Colca Valley, Peru